No oil painting
SE SBAGLIO MI CORRIGERETE: In Padania senza paracadute, le avventure di una celta sperduta..
Non ci provo a trovare delle parole. Le lascio a chi ne ha viste. La signora Liliana Segre, cugina di una mia carissima amica e parente del premio Nobel ha aspettato per anni, poi ha trovato la forza per raccontare. Per esempio qui e qui e in diversi altri libri e interventi.
Un giorno mentre giocavo in giardino mio papà ha trovato delle palle da cannone.
Settimana nera per la traduzione tra l'italiano e l'inglese. Negli ultimi cinque giorni ho avuto le deprimenti prove che tra di noi dei pessimi traduttori stanno lavorando e guadagnando un pò ovunque.
Dalla homepage di Yahoo Italia: Le donne italiane impazziscono per il Dr. House e molti uomini dichiarano di volergli assomigliare..
Stanotte ho sognato che uscendo dal bagno ho trovato due care mie amiche (poi ve la faccio pagare ragazze) che si sono messe a ridere come pazze perché non avevo chiuso lo zip dei miei jeans.
Oggi un mio amico, parlando di un suo collega che ha un hobby al quale è molto appassionato, ha detto: "non so se lo fa perché gli piace o lo fa perché gli piace parlarne".
Dice l'amico DeCaDe, e c'è da credere:
Siccome scrivo con un laptop con un modem 56k, filo telefonico vecchio che si scollega spesso per qualsiasi movimento, linea che cade, persone che inciampono sul filo e lo staccano, e altre inconvenienti, spesso per leggere un paio di post su un blog "amico" e magari lasciare un commento devo ricollegarmi e ricercare il blog anche tre o quattro volte. Mi chiedo se i contatori questo lo tengono in mente, o se semplicemente mi segnalano come una psicopatica con tendenze ossessive-compulsive..
Poco dopo avere citato le lettere annesse al lavoro di Irène Némirovsky, e la bella, perché essenziale e semplice, dedica di sua figlia, ho visto la sorprendente notizia del caos nel solitamente dignitoso e composto mondo della danza classica britannica (che ispira come immagine un idea di calore simile al quello di un frigorifero anche se è un mondo fatto veramente di dedizione, passione, gelosia, amore, e persone toste quanto sollevatori di pesi bulgari anche se sono non la metà ma un ottavo di loro).
Con il trapano si buca il legno di un armadio construito da mani ormai recuparete e riciclate dalla terra da quasi quattro cento anni.
Come i tanti (e credo ancora siano in tanti) amanti dei libri - e intendo amanti, che amano anche toccare, strofinare, girare tra le mani, annusare il libro, che si godano il tipo di carta, persino il tipo di bianco della carta, il profumo della colla (quella migliore si trova nei tascabili della casa britannica Penguin), la larghezza dei margini, l'equilibrio tra il bianco e il nero, che chiudono gli occhi e sentono il peso del volume in mano - parto sempre dal presupposto che il libro è un mondo, una porta, una finestra, un cancello, un occhio, un orecchio, una bocca, una mano, un naso, un cuore. E quindi se mi emoziona quel mondo durante e dopo la lettura, quello che mi emoziona prima è l'anticipazione dell'emozione.
Oggi nel parcheggio del Discount ho incontrato Nadia e Dario. Nadia ha sepolto suo primogenito, un splendido uomo di 29 anni, e Dario il suo unico fratello, suo migliore amico, due giorni prima di Natale.
Stanotte ho sognato di aver trovato il cellulare di mio papà ancora acceso e funzionante. Con la logica dei sogni non ero affatto sorpresa nè da una batteria che rimane caricata per 14 mesi, nè dal fatto che mio papà avrebbe preferito possedere un'acquario di tarantule che un cellulare.
Oggi, con tristezza infantile, ho disfatto l'albero di Natale. :-(
Oggi con i miei studenti di inglese ho fatto il gioco di Rillo tanto per cominciare bene l'anno. Soprattutto le cinque cose meglio fatte del 2006. I quattro si sono guardati un pò smarriti. Si sono grattati i capi. Si sono messi a giocare con le biro.
Questo dal homepage di Yahoo Italia:
Inciampi (diversi da CarloAzeglioCiampi, molto corretto ed eloquente):
Come ogni anno mi trovo vittima di un improvviso e urgente bisogno di svuotare la mia casa dell'intero suo contenuto, di liberarmi di ogni cosa che contiene, di fare piazze pulita. E come ogni anno eccomi intenta a svuotare ogni armadio, ogni cassetto, nella speranza di almeno dimezzare ciò che giace dentro. Roba mai usata, non più usata, roba che sta lì perché "non si sa mai" (e invece so benissimo che non metterò mai quel maglione-regalo che sembra l'incubo di uno stilista psicopatica che si nutre di LSD e Assenzia), perché "mi ricorda" (e invece io mi ricordo lo stesso, anche quando non voglio).
Tra le migliaia di propositi dell'anno: trovare la giamaicana in me.