Thursday, January 11, 2007

perché non si sa cosa dire?

Oggi nel parcheggio del Discount ho incontrato Nadia e Dario. Nadia ha sepolto suo primogenito, un splendido uomo di 29 anni, e Dario il suo unico fratello, suo migliore amico, due giorni prima di Natale.

Nel parcheggio ci siamo abbracciati e abbiamo pianto in silenzio tra i carrelli e le macchine e la gente che passava con buste di plastica gialla piene di provviste a buon prezzo.

Ho detto che erano meravigliosi quel giorno. La nonna era sorretta da due persone. La zia è quasi collassata. Ma Nadia era sola in mezzo a tutti come una colonna. Dario, che non ha nemmeno finito le scuole, ha letto un tributo a suo fratello a voce e testa alte davanti a centinaia di persone, riscuotendo un lungo applauso. Non ha nemmeno finito le scuole ma è già un uomo.

- Chiamami in qualsiasi momento, sono quasi sempre in casa, viene a prendere il caffè
Hai appena sepolto tuo figlio, tuo piccolo, la tua luce, la tua vita, e to sto offrendo un caffè, dio mio

- Mi raccomando, prima degli esami chiamami che facciamo un ripasso per bene dell'inglese e ti prendi un bel 10 coi fiocchi
Hai appena sepolto il fratellone, quello che ti portava fuori con la bici, tuo amico e modello, e sto cercando di riempire il buco con qualche lezione di inglese gratis, dio mio

E tutto il tempo stiamo sorridendo e piangendo, parlando a bassa voce, e l'aria è tagliata da grida stridule di angoscia e i cuori sanguinano e lasciano un pozzo di dolore caldo e rosso per terra.

5 Comments:

At 8:56 AM , Blogger assunta altieri said...

Carissima,
sono le piccole cose che costruiscono, attimo per attimo, la vita.
Un caffè, una lezione di inglese, un pezzo di torta di mele, una telefonata...piccoli gesti quotidiani. Ma la vita, non è forse fatta di questo?
Ci imponiamo gesti epici e non ci accorgiamo, troppo spesso, che la stoicità, la forza, il valore...stanno nelle azioni quotidiane che ogni giorno si ripetono, ma ogni giorno sono differenti perchè noi lo siamo.
Ciao

 
At 9:44 AM , Blogger Zu said...

concordo con Assu
(anche - o forse soprattutto - con queste piccole cose si porta l'amore nel quotidiano)

 
At 3:10 PM , Anonymous Anonymous said...

Più che dire hai fatto qualcosa.
E questa è già di per sé una gran cosa.

 
At 3:41 PM , Anonymous Anonymous said...

La vita continua, e l'unico modo per sopravvivere ad un dolore così grande è lasciare che il tempo passi e, in qualche misteriosa maniera, ripari il tessuto straziato dell'esistenza. Ma in questi momenti vicini, è tanto im portante trovare qualcuno che faccia da spalla, su cui piangere ma anche con cui ricreare una parvenza di vita comune. E' quello che hai fatto tu, ed è importante

 
At 4:12 PM , Blogger Bhuidhe said...

Se mai mi dovessi lamentare per qualcosa siete autorizzati a venire a casa mia e bastonarmi.

 

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