Quale metà della "dolce" metà?
È un grattacapo. Si discute amichevolmente tra madrelingua italiani sulle eventuali differenze tra una femmina (o fimmina) e una donna.
Potendo beneficiare del dono della superficialità leggera e maneggevole della non madrelingua italiana posso opinare così:
non tutte le femmine sono donne e non tutte le donne sono femmine.
La tipa che serve i primi al Ciao nel centro commerciale dalle mie parti è una donna, ma non è una femmina.
Jack Lemmon in A Qualcuno Piace Caldo era una femmina ma non era una donna.
Altro non so.
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It's a brainsqueezer folks. In the sacred halls of Internet Italian native speakers are racking their brains to come up with the difference, if there is one, between a femmina (female) and a donna (woman).
Given my privileged position on the superficial edge of native speakerness I can offer the following flimsy observation:
not all femmine are donne and not all donne are femmine.
The wifie who serves the pasta at my local fast food joint is most certainly a donna. But she is equally most certainly not a femmina.
Jack Lemmon in Some Like it Hot was a femmina, but most certainly not a donna.
And that's as far as I'm going down this particular rocky road.
5 Comments:
Se è per questo ci sono uomini che non sono maschi e maschi che non sono uomini :-)
E' evidente che c'è molta differenza tra dire donna e dire femmina, così come ce n'è tra dire uomo e dire maschio.
Una curiosità: dal tuo punto di vista, trovi che la lingua italiana abbia più o meno sfumature linguistiche dell'inglese? Voglio dire, trovi che sia più facile creare giochetti e giri di parole in inglese o in italiano?
Grazie :-)
Eheheh...che bell'argomento che hai tirato fuori, mia cara. Ma qui entra in gioco la linguistica e tutto quanto connesso al linguaggio convenzionale.
Maschio è il sesso generico degli esseri viventi (maschio è un uomo, ma è anche una tigre, un elefante, un porcospino...), come pure femmina (è femmina la donna, come la tigre, come l'elefante, ecc).
Uomo/Donna è la specificità nel genere.
E questa è la sintassi.
Poi c'è il discorso legato alla crescita. UOMO o DONNA un essere umano che abbia raggiunto la maturità (infatti distinguiamo negli anni: neonato/neonata, bambino/bambina, adolescente - senza distinzione apparente, ma l'articolo determinativo e indeterminativo fanno la differenza in italiano - eccetera, fino a vecchio/vecchia, morto/morta.
Poi ci sono i modi di dire e le interpretazioni per cui uomo/donna è una persona corretta, matura, sensata, piena di valori e principi. Ma quello che vale sono i primi due aspetti citati perchè convenzionalmente se dico uomo o donna parlo di una persona adulta. Punto.
Scritto troppo velocemente ma è un discorso lungo e complesso da poter fare con la sintesi che richiede un blog.
Antonio: trovo che tutte e due le lingue sono abbastanza ricche di sfumature di permettere tanti giochi di parole. Magari sfruttando tecniche diverse: l'inglese ha tante possibilità per esempio derivanti dal fatto che tante parole si pronunciano in maniera uguale, ma si scrivono diversamente, o che la stessa parola può avere più significati (incluso lo schizofrenico "cleave" che significa sia spezzare in due che unire..)L'italiano magari usa altre tecniche. :-)
Assu: ehm, allora come mai io a volte mi sento donna e altre volte invece femmina? Hmm... Sarà questione della compagnia? ;-)
Zu: ringraziamento pubblico per la delicatezza di scrivermi in privato che avevo VERGOGNOSAMENTE CANNATO il nome di Jack Lemmon. Sono una vergogna alla mia specie.
Confesso che è da un po' che ci penso, perché trovo diversa la distinzione tra donna e femmina rispetto a quella tra uomo e maschio.
Ma forse è solo così, a pelle.
Potrei dire che mi sento uomo normalmente, ma che quando Jane fa un discorso come nella penultima frase, allora improvvisamente divento maschio... Può andare come definizione? ;-)
Angelo: chiarissimo! :-)
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