Monday, December 10, 2007

Uno Sparo nel Buio

(Ovvero come ho ucciso l’amore e partorito un mostro)


Mi piaceva come mi accarezzava la testa. Mi sentivo al sicuro.

Avevamo passato la sera di Hallowe’en e le prime ore di Ognissanti nascosti dalle feste in maschera, e al contrario, ci eravamo smascherati del tutto e avevamo fatto l’amore. Più volte.

Mi piaceva il suo odore. Mi piaceva tanto. Mi piacevano le sue mani. Mi era piaciuta la conversazione con la pronuncia un po’ storpiata, essendo la mia mandibola ficcata tra la sua spalla e il suo orecchio sinistro, e il lato della sua faccia immobilizzata dal mio naso.

Di colpo mi sono sentita talmente bene che mi è venuta in mente di dirla, quella cosa. Mi ronzava in testa da un po’. No, non la dico. Sì, devi dirla. Naah. Sì! Lui me l’aveva detto una volta, e me l’aveva scritto su un sms. Perché non fidarsi e osare? E’ ora di cominciare a scrivere il romanzo del nostro destino! Ebbene sì! E già sentivo l’abbraccio che stava per arrivarmi.

Inspirai forte.

- Che c’è? Già, lui era così sensibile che riusciva a intuire i miei stati d’animo anche dalla tensione muscolare nel buio.

- Beh…

- Beh cosa? Vuoi dire qualcosa? Dai, spara!

Ho inspirato. Ho sparato.

- Ti amo.

Silenzio. Ora erano i suoi muscoli ad essere tesi. La mano sulla mia testa si fermò. Una pausa di assorbimento.

- Non dire parolacce.

L’ho saputo subito. Non c’era bisogno di accendere la luce per controllare se avevo fatto centro, per vedere se respirava ancora, se tamponando qui e lì c’era ancora una possibilità di salvarlo.

Avevo fatto centro. Avevo sparato e avevo ucciso l’amore. Un colpo secco, al cuore. Bam. Morto.

- Mi dispiace, devo avere bevuto troppo. Non so cosa mi ha preso.

- E’ normale, sei un po’ emotiva sai, confondi la soddisfazione di una bella scopata con l’amore, mi è successo con tante donne.

Ah. Tante. Ho capito. Ora sto scavando la buca per il cadavere.

Volevo andare a casa. Riflettei un momento.

Sono le 2,30. Ho scolato quattro birre e un whisky, ed essendo la notte di Hallowe’en i vigili saranno un po’ più vigili del solito. Se mi vesto ora, se esco da questo bel letto caldo e vado a casa nel freddo rischio di fare un incidente e ammazzare qualcuno. O peggio ancora farmi togliere la patente.

Ragionando un momento sulla validità di quest’ultimo ragionamento, trovai che forse non ero del tutto nelle condizioni psico-fisiche per andare a casa. Meglio restare. Annusai nel buio. Anche se avevo appena ucciso l’amore, sapeva ancora di buono. Decisamente. Allungai la mano. E per la prima volta in vita mia non ho fatto l’amore.

Ho scopato.

Avanti il prossimo!

(ndj: nel dubbio, questo è un lavoro di fantasia. Forse. Nel dubbio.)

9 Comments:

At 4:48 PM , Blogger matteo said...

Brava Jane: hai fatto centro sia con la psicologia maschile che con quella femminile...:-)

 
At 5:25 PM , Blogger Bhuidhe said...

Matteo: wow, grazie! A furia di chiacchierare con i miei amici omini forse alla fine capirò qualcosa! :-)

 
At 6:11 PM , Blogger Guidguid said...

Bellissimo. Breve e centrato.

 
At 8:51 PM , Blogger Bhuidhe said...

Guidguid: grazie, sto proprio cercando di essere breve in questo periodo, la capacità di essere concisi è una cosa che ammiro molto.

 
At 10:09 PM , Anonymous Anonymous said...

Sei brava e brillante come sempre. Nei tuoi scritti c'è una vena d'ironia che è assolutamente deliziosa ed imprevedibile...
Brevità? Di cosa si tratta?

 
At 11:11 AM , Anonymous Anonymous said...

diverse chicche tra le righe scazzatofintochandleriane deliziose: il cinismo su eventuale ritiro di patente e il sapere di buono dell'amore ucciso, perla, quest'ultima, che ti colloca a buon diritto tra gli aspiranti necrofili.

cybbolo

 
At 2:25 PM , Blogger Bhuidhe said...

Angelo: la mia tendenza è di andare avanti per 20 kilometri prima di arrivare al dunque: credo che un messaggio importante possa essere breve, sintetico e diretto, e così sto cercando di essere con la scrittura. Niente decorazioni, a meno che la bellezza estetica non sia lo scopo di un pezzo, e questo è più che valido.
Abraham Lincoln, scrivendo a un amico: scusa se mi dilungo, è che non ho avuto il tempo per essere breve.

Cybbolo: La necrofilia, tutta una vena da scoprire! Grazie dei commenti! Trovo che non è facile scrivere di emozioni forti e belli, ci vuole una mano molto sicura per non scendere dentro inutili mielismi. :-)

 
At 9:24 AM , Anonymous Anonymous said...

in effetti, frasi da non dirsi mai, dopo:
- A cosa pensi?
- Hai portato fuori l'immondizia?
- Ti amo (o anche: Mi ami?)
Gli effetti pare siano irreversibili

 
At 9:46 AM , Blogger Bhuidhe said...

Effe: le farò tattuare sull'interno delle mie palpebre.
Propongo anche:
"ti è piaciuto?" oppure "è stato bello?"
Come ti senti se credi di aver dato il meglio di te e poi risponde "mica tanto"?

 

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