Sunday, December 09, 2007

Torino

Fino all'altro ieri era per me la città della Fiera del Libro, la città dinamica e avanti del World Design Capital 2008.

Invito a leggere questo, credo condivisibile, grido di rabbia e dolore. (Abbiate pazienza, Blogger non mi permette più di postare link e immagini, sto pensando a un trasloco):

http://ekbloggethi.blogspot.com/2007/12/pacchetti.html

5 Comments:

At 9:44 PM , Anonymous Anonymous said...

Ma guarda la combinazione! Riccardo Venturi lo conosco (fuggevolmente, purtroppo) dalla frequentazione comune di una mailng list alternativa incentrata sulla canzone d'autore, in primis Claudio Lolli. Figura di anarchico dalla straordinaria cultura, Riccardo Venturi è una persona di cui mi era dispiaciuto aver perso le tracce!
Per il resto, cosa vuoi che ti dica? In Italia muoiono 4 persone al giorno sul lavoro, dicono. Quando succede in una grande fabbrica si fa un po' di rumore, altrimenti nessuno ci fa caso.
E' quasi più triste come misura della nostra (mia) insensibilità e menefreghismo che per la sorte delle vittime, probabilmente anche loro attenti soltanto ai propri problemi. Alla base di tutto c'è la mancanza di solidarietà, l'egoismo individuale che si manifesta nel partecipare idealmente a tutti i problemi del mondo e occuparsi nella pratica solo dei propri interessi. Un riflesso di questo è anche nel linguaggio, diventato brutale e violento, spesso irridente nei confronti dei perdenti. Ci stiamo rapidamente americanizzando, ma con dieci anni di ritardo e scegliendo soltanto il brutto del mondo USA.

 
At 1:14 PM , Anonymous Anonymous said...

sono giorni di incazzatura esponenziale, anche in un gioco di specchi per una incazzatura esponenziale che mi appare sia sempre di meno gente.
buonismi natalizi concorrono ad anestesizzare e a far lievitare il mio malumore...

cybbolo

 
At 1:58 PM , Blogger Bhuidhe said...

Angelo: ma tu guarda! Strade che si incrociano. L'ho letto attraverso Dario della GZone.

La tua frase "partecipare idealmente a tutti i problemi del mondo e occuparsi nella pratica solo dei propri interessi" è azzeccatissima. E' vero che anche volendo "fare qualcosa" alla fine ci si spalma con "empatia" un po' dappertutto e si finisce per dire tanto e fare un tubo. E mentre si spera che i soldi che si dona alle varie cause possano essere di sostegno a chi dona il tempo e fa nelle nostre veci, si suppone che dovrebbe essere LA POLITICA a occuparsi di vergogne come lo stato di sicurezza nelle ditte, che dovrebbe essere LO STATO a fare da garante (come fa fin troppo in altre sfere della vita dei cittadini, ma poi è tanto più facile chiedere un certificato in più o fare una multa di troppo che il cittadino deve poi lottare per mostrare ingiusto che garantire un posto di lavoro non a pericolo di vita). Si suppone che dovrebbe essere LA GIUSTIZIA a farsi sentire quando dei ragazzi muoiono in maniera orrenda, ma pensiamo veramente di vedere qualcuno finire, non dico in galera, ma in aula?

Cybbolo: che dire? E' orrendo, e hai ragione.

 
At 12:33 PM , Blogger Antonio from Italy said...

Jane, a me sembra sempre incredibile quando qualcuno dice di conoscere Torino. Davvero, è una bella sorpresa sapere che la mia città non è un luogo perso da qualche parte sulle cartine geografiche.

Guarda caso tocca di nuovo a Torino mettere una tacca sulle stragi, tacca che servirà, forse, a far partire nuove norme per la sicurezza.
Nel 1983, nel giorno prima di S.Valentino, un'altra strage di immani proporzioni cambiò per sempre la concezione di progetto degli spazi pubblici. Oltre 60 morti qui a Torino servirono a salvarne altre migliaia, milioni, in giro per l'Italia.
Speriamo che anche questa volta la lezione, seppure severa, serva ad imparare!

 
At 3:12 AM , Blogger chenlili said...

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