Friday, January 04, 2008

La 194

NON SI TOCCA.

Non si tocca un diritto acquisito che permette a migliaia di donne di uscire da un incubo.

Non si tocca il diritto della donna a decidere di suo corpo senza che Il Potere le obbliga a provare e fare cose che Il Potere non ha mai neanche lontanamente capito o provato.

BINETTI, VERGOGNATI E DIMETTITI.

Non si tocca il diritto di decidere, senza dover sottoporsi ai diktat di una terrificante finzione-perversione che con orrenda prepotenza vorrebbe uniformarci, controllarci, lobotomizzarci nel nome di un codice morale creato nel mediovale quando ancora si dibatteva l'esistenza di un'anima nella donna.

SE SOLO CI FOSSE LA POSSIBILITA’ DI DISFARE I TABU’ CHE ANCORA REGNANO SUPREMI NELLA FANTASIA COLLETTIVA, E INSEGNARE AI GIOVANI CHE SCOPANDO SENZA PROTEZIONE SI RIMANE INCINTE E CI SI AMMALA.

Chi vuole la 194 vuole la vita, ma non a qualsiasi costo. Come non vuole vedere un esercito di Welby a marcire in angoscia, così non desidera più sentire le storie allucinanti raccontate a una Bhuidhe adolescente da sua madre ostetrica, che ha lavorato nei slum di Glasgow (si partoriva per terra e si serviva il tè in barattoli della marmellata) e tra gli immigrati poveri dell’Australia (si moriva). Chi vuole la 194 ama i propri bambini più della sua stessa vita, ama la vita dei propri bambini, è a favore dei bambini. Ma non ad ogni costo.

Chi vuole la 194 vuole ospedali puliti e accessibili dove si può avere assistenza senza moralismo, consultori senza i volontari per il movimento per la vita che girano e a prescindere di chi sei, di qual è la tua storia ti condannano e ti dicono che hai sbagliato, stai sbagliando e sbaglierai.

FUORI I VOLONTARI RELIGIOSI E POLITICI DI QUALSIASI TIPO DAI CONSULTORI: DENTRO ESCLUSIVAMENTE MEDICI E PSICOLOGI PROFESSIONALI.

Chi vuole la 194 non vuole l'aborto, non predica l'aborto, non è attivamente a favore dell'aborto, non crede che l'aborto sia una gran bella cosa, ma dal momento che l'educazione e la prevenzione non funzionano del tutto (ma meglio da quando c'è la 194) NON VUOLE LE MORTI DA MACELLAIO NEI VICOLI E NELLE CUCINE, NON VUOLE GLI UNCINETTI SPORCHI DI SANGUE NEL POZZO ROSSO AI PIEDI DELL'ENNESIMO CADAVERE.

Perché prendeva la pillola e non sapeva che se hai problemi di stomaco non lo assorbi, perché si è rotto il preservativo, perché lui non si è fermato, perché lei non voleva neanche, perché si sentiva in dovere, perché si sentiva in colpa, perché non ci stava pensando, perché lo voleva da tanto tempo e finalmente, perché era così stanca dal lavoro e i pargoli che non ci aveva fatto caso al calendario, perché.....

Chi vuole la 194 non scaglia la prima pietra.

Amo la vita, amo i miei bambini, amo essere madre, e sostengo la 194.

19 Comments:

At 10:51 PM , Anonymous Anonymous said...

Jane, questo post starebbe bene anche su Sorelle d'Italia. Ti secca riportarlo anche di là, nei prossimi giorni?

 
At 10:54 PM , Anonymous Anonymous said...

Non ricordo chi aveva detto che se gli uomini potessero restare incinti l'aborto sarebbe un comandamento!
baci
Zepol

 
At 10:19 AM , Blogger Bhuidhe said...

Giulia: se mi dici che va bene, allora senz'altro sarebbe un gran piacere. L'ho scritto di getto, quindi magari lo do una ritoccata e una sistemazione. Grazie, davvero. :-)

Zepol: evviva! Il mio rapitore preferito! Nonché splendido papà di una splendida bambina!
Certo, non credo che ci sarebbe molto da discutere sulla questione...

 
At 12:19 PM , Blogger settantasette said...

Sottoscrivo pure le virgole.

 
At 1:41 PM , Blogger matteo said...

Difficile darti torto, Jane. Qualche giorno fa mi è capitato di parlare con uno di questi "obiettori", secondo cui l'impegno per ottenere la moratoria sulla pena di morte sarebbe in contraddizione con il diritto ad abortire legalmente. La mala fede in un'argomentazione del genere mi sembra evidente. Contro questo tipo di acrobazie dialettiche basterebbe il rigore di una posizione laica, ma in ciascuno dei due schieramenti la fa da padrone una politica che è un servizio in camera, per non dire un servizietto, al pontefice.

 
At 7:47 PM , Anonymous Anonymous said...

Quello che hai scritto in maiuscolo lo riprendo in pieno: BINETTI, VERGOGNATI E DIMETTITI!

Ti dirò di più, riprendendo un intervento di Curzio Maltese su "Il Venerdì" di Repubblica: La corsa ai voti dei cattolici tradizionalisti da parte del Partito Democratico è miope e immorale. Io nelle prossime elezioni mi rifiuterò di votarlo se non prenderà provvedimenti nei confronti della Binetti e dei suoi amici, perché non ci può essere alcun punto di contatto tra questa gente e gli ideali costituenti un Paese civile.

 
At 10:35 PM , Blogger Carlo Molinaro said...

Concordo. Ed è talmente evidente la strumentalizzazione politica, l'ossequio al potere della Chiesa! Altro che problemi di coscienza!

 
At 10:33 AM , Blogger Bhuidhe said...

Settantasette: ti ringrazio. Davvero.

Matteo: purtroppo hai proprio ragione. Le tue frasi "mala fedi" e "acrobazie dialettiche" vanno dritto al dunque. A nessuno "piace" l'aborto, ma è proprio perché è una roba serissima che bisogna essere rigorosamente realisti e onesti. E soprattutto non dettare ad altri come vivere una situazione drammatica che non ci tocca. E' bullismo morale dello stesso tipo che ha visto un uomo paralizzato vivere una lunga agonia per fare da vittima sull'altare del falso moralismo intellettuale di altri.

Angelo: hai ragione anche tu. Purtroppo finché la politica di sinistra non adotta una linea laica non ci siamo. Essere laici non significa togliere la libertà di fede, di credo, di culto o di coscienza. Non significa che uno è obbligato ad essere laico, ma purtroppo il sistema di cattolicesimo come morale di default, quello sì che obbliga la gente a vivere a secondo i criteri e il credo a la fede non propri ma di altri.
Io non ho il voto politico non essendo cittadina, ma prendo una parte abbastanza attiva nella politica locale - e gli unici politici locali che in questo momento mi stanno dando "soddisfazione" sotto questo punto di vista sono di Rifondazione e il Pc. Ma devo proprio essere obbligata agli estremi per avere un po' di laicismo nella mia politica?

Carlo: e pensa che è una cosa così superabile. In Gran Bretagna i vari prelati parlano anche, ma sono voci di contorno, come un attore o un romanziere. Opinionisti interessanti, ma assolutamente al di fuori della sfera degli opinion-makers.

 
At 2:40 PM , Anonymous Anonymous said...

concordo, anche se sento puzza di inciuci controriformisti che mi faranno venire travasi di bile

 
At 6:23 PM , Blogger Bhuidhe said...

Cybbolo: speriamo di no! Riforme sì (ma non ad ogni costo) ;-)

 
At 10:27 PM , Anonymous Anonymous said...

E' un problema di potere, Jane. Nel tuo Paese (ma anche in Francia o in Germania) se qualche prelato si azzardasse a fare quello che fanno qui la gente lo manderebbe a quel paese e nessuno gli darebbe retta. Qui invece la Chiesa è il potere, economico e politico, e non vole mollarlo. L'italia è in gran parte lo Stato della Chiesa

 
At 9:15 AM , Blogger Bhuidhe said...

Angelo: dubbito che arriverebbe fino ai giornali. Proprio non cagano gli alti prelati di nessun tipo. C'è una tale proliferazione di fedi e religioni in GB che è difficile che una Chiesa domini. Persino la Chiesa ufficiale di stato deve stare attenta perché non lo è per tutto il Regno Unito ma soltanto Inghilterra.
Anche se sono atea credo nella libertà di professare e praticare una fede, e anche di predicarla fino a un certo punto (come la fede politica) ma purtroppo mentre uno stato laico garantisce questa libertà a tutti, uno stato basato sui dogma di una sola chiesa non garantisce a me tutte le libertà di cui godo oggi. Non è un rapporto reciproco.
Oggi stiamo assistendo a un tentativo di minare una legge creata in un contesto democratico, è innammissibile.

 
At 11:41 PM , Blogger Eva Carriego said...

ottimo pot, vengo da assu: grazie a entrambe

 
At 10:59 AM , Anonymous Anonymous said...

vengo anch'io da Assu, sono d'accordo in tutto e per tutto...fra l'altro su uno di quei tavoli, tra sonda e ferro da calza, la mia vita si stava spegnendo in setticemia...
Sono madre e nonna, sono per la vita, ma soprattutto per la libertà e la vita delle donne. Non abbiamo ancora finito di subire, ancora siamo trattate da contenitori per la perpetuazione della discendenza maschile, quando va bene, della violazione dissennata quando va male.
E un mucchio di celibi bacchettoni detta ancora legge dai damaschi medioevali.
Braccio del potere secolare e viceversa, un'associazione a delinquere.
Le vittime sono nella tonnara dell'ignoranza, o sotto la l'arpione delle Binetti di turno.
sono una volta di più disperatamente adirata.
cri

 
At 11:00 AM , Blogger cristina bove said...

non sono anonima, sono Cristina Bove

 
At 1:37 PM , Anonymous Anonymous said...

sottoscrivo ogni virgola.

sabrina

 
At 6:42 PM , Blogger Bhuidhe said...

Eva: sono onorata, grazie di aver letto a lasciato il tuo commento.

Cristina: quello che ti è successo è disumano. Grazie di averlo condiviso qui con noi. Non dovrebbe succedere mai più ma purtroppo un gruppo organizzato di persone che hanno deciso di vivere scisse dalla loro sessualità, non praticarla, non formare famiglie, non fare bambini e non crescere ogni giorni i loro figli pretende di dettare a noi come farlo.

Sabrina: grazie! Sono contenta che sei passata di qui.

 
At 1:31 PM , Blogger lauraetlory said...

Jane, sei grande!
Laura

 
At 12:07 PM , Blogger Bhuidhe said...

Laura: forse più che altro un po' incavolata. Grazie. :-)

 

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