Scottish Rain
La pioggia in Scozia è una parte dell’identità nazionale. E’ talmente importante che invece di essere il prodotto di tre dei quattro elementi, viene elevato allo stato di elemento in sé. Qui le foto scattate appena dopo la pioggia.
Le parole per parlare delle precipitazioni sono quasi tutte sgraziate, monosillabiche, parole da dire in fretta per poi scappare via cercando riparo.
Rain – pioggia
Sleet – metà pioggia e metà neve
Hail – grandine
Drizzle – pioggerellina
Soltanto al biancore soft e silent della neve viene assegnato un nome morbido e intimo come il sonno: snow
Poi ci sono altre giornate, giornate di vasti cieli azzurri, archi e frizzante enormità che tolgono il fiato e riempiono di energia e forza elementare. Il tempo meteorologico scozzese è un paziente schizofrenico anfetaminizzato. Cambia in maniera drastica da mezz’ora in mezz’ora, senza preavviso, senza periodo di transizione: un secondo sei lì in canottiera e un altro la stessa scena si riveste di film dell’orrore. Sei lì a pensare che non vedrai mai più un colore e di colpo, come nel Mago di Oz, il cielo di apre attraverso un frequente arcobaleno e tutto diventa un sgargiante palato di colori mai neanche sognati, tutti lavati e intensificati dalla pioggia.
E nei giardini ogni cosa è silenziosa, e soltanto il suono minuto delle gocce che cadono dai fiori, che osano a rialzare le teste, accompagna la piccola, privata meraviglia dell’acqua che scorre lungo i petali e accarezza i steli mentre scende e ricerca la terra da dov’è venuta.
Le parole per parlare delle precipitazioni sono quasi tutte sgraziate, monosillabiche, parole da dire in fretta per poi scappare via cercando riparo.
Rain – pioggia
Sleet – metà pioggia e metà neve
Hail – grandine
Drizzle – pioggerellina
Soltanto al biancore soft e silent della neve viene assegnato un nome morbido e intimo come il sonno: snow
Poi ci sono altre giornate, giornate di vasti cieli azzurri, archi e frizzante enormità che tolgono il fiato e riempiono di energia e forza elementare. Il tempo meteorologico scozzese è un paziente schizofrenico anfetaminizzato. Cambia in maniera drastica da mezz’ora in mezz’ora, senza preavviso, senza periodo di transizione: un secondo sei lì in canottiera e un altro la stessa scena si riveste di film dell’orrore. Sei lì a pensare che non vedrai mai più un colore e di colpo, come nel Mago di Oz, il cielo di apre attraverso un frequente arcobaleno e tutto diventa un sgargiante palato di colori mai neanche sognati, tutti lavati e intensificati dalla pioggia.
E nei giardini ogni cosa è silenziosa, e soltanto il suono minuto delle gocce che cadono dai fiori, che osano a rialzare le teste, accompagna la piccola, privata meraviglia dell’acqua che scorre lungo i petali e accarezza i steli mentre scende e ricerca la terra da dov’è venuta.
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The rain in Scotland is part of the national identity. So important is it that instead of being the result of three elements, it has been raised to the status of element in its own right. Here some photos stolen right after the rain.
Words for speaking about rain and related downpourings are short, brutal, graceless and almost all monosyllabic: words to say before you scootle off under cover.
Rain
Sleet
Hail
Drizzle
Only the soft and silent white world of snow earns a name as quiet and intimate as its reality.
There are other days of course, days of vast soaring blue skies, arched and huge, breathtaking and energising. The Scottish weather is a schizophrenic on amphetamines. It changes drastically and totally from half hour to half hour, with no warning, with no period of transition: one moment you’re out in your sun top and the next it’s like a Hammer Horror picture. You’re thinking you’ll never see colour again, and suddenly it’s like the Wizard of Oz – the sky opens through a frequent rainbow and you’re walking through a riotous palette of colour you’ve never dreamed of, all washed and switched on and lit by the rain.
In gardens, everything is silent, and only the tiny sound of drops falling from flowers, daring bravely to raise their heads, graces the small private wonder of the rivulets running along petals, or embracing stems as they search downwards and disappear into the earth they came from.
The rain in Scotland is part of the national identity. So important is it that instead of being the result of three elements, it has been raised to the status of element in its own right. Here some photos stolen right after the rain.
Words for speaking about rain and related downpourings are short, brutal, graceless and almost all monosyllabic: words to say before you scootle off under cover.
Rain
Sleet
Hail
Drizzle
Only the soft and silent white world of snow earns a name as quiet and intimate as its reality.
There are other days of course, days of vast soaring blue skies, arched and huge, breathtaking and energising. The Scottish weather is a schizophrenic on amphetamines. It changes drastically and totally from half hour to half hour, with no warning, with no period of transition: one moment you’re out in your sun top and the next it’s like a Hammer Horror picture. You’re thinking you’ll never see colour again, and suddenly it’s like the Wizard of Oz – the sky opens through a frequent rainbow and you’re walking through a riotous palette of colour you’ve never dreamed of, all washed and switched on and lit by the rain.
In gardens, everything is silent, and only the tiny sound of drops falling from flowers, daring bravely to raise their heads, graces the small private wonder of the rivulets running along petals, or embracing stems as they search downwards and disappear into the earth they came from.
Labels: rain pioggia flowers fiori
10 Comments:
La Scozia... Dio, come mi manca la Scozia. Ricordo un momento magico, nel parco del castello di Blair Atholl, cielo cupo, colori scintillanti d'autunno, bandiere al vento, torrette candide e una musica di cornamuse fatate... Che bello!
Laura
Laura: Perthshire in autunno è uno spettacolo. Per fortuna però vivo in una zona d'Italia piena di boschi, colline e laghi, quindi non mi lamento! Amici hanno tentato di farmi capire il fascino delle risaie, ma la terra piatta mi angoscia e mi spaventa.
Ieri sera c'era la luna che stava appena dietro ad una nuvola e illuminava tutto il bordo della nuvola come se un bambino avesse disegnato una riga luminosa lungo il cielo. Una cosa incredibile, mai visto prima. :-)
Bentornataaaaaaaaaaaaaaaa!!!!! :-D
Mi hai fatto venire voglia di andare a farmi bagnare dalla pioggia scozzese.
Bella l'idea del post scritto in due lingue, anche utile per ripasssare un po' di inglese: perché non lo fai con tutti i post che scrivi?!?!?!?? ;-)
Un abbraccio testoafronte :-)
Alberto: lo faccio con quasi tutti i posts che scrivo, eccetto in due casi: o si riferisce ad un'altro post o sito scritto esclusivamente in italiano, oppure non ho tempo. :-)
Mi sembrano 2 ottime ragioni! ;-)
Posso chiederti una cosa: ti dà fastidio se ogni tanto ti aiuto a correggere qualche imprefezione del tuo italiano?
Non vorrei farlo per saccenza, ma perché ti ricordo come una donna attenta e perfezionista; e comunque con simpatia.
Un esempio?
Post è una parola latina (o inglese, come preferisci - ndr) che in italiano è invariabile al plurale, come TUTTE le parole che derivano da un'altra lingua (quindi anche "i film", "i cinema", "i game", "i boyfriend", etc.)
Scusa se mi sono permesso, spero che tu abbaia compreso lo spirito e mi permetterai di farlo in futuro, se sarà necessario.
Un abbraccio editor :-)
Alberto: se vuoi, fai pure, ma ricordati che quando scrivo l'italiano per lavoro non commetto errori e uso un editor, qui scrivo per cazzeggio puro, quindi non è detto che avrò tempo da dedicare a correzioni, rimarranno comunque dove stanno!
Ho sempre trovato discutibile la scelta italiana di sbagliare i plurali inglesi. Un film, due films. One panino, two panini, no? Non credo che l'ignoranza linguistica (perché questi errori derivano da ignoranza e nient'altro) sia una cosa particolarmente da incoraggiare o proteggere, preferisco che i ragazzi imparino un corretto uso della lingua. Per i plurali di altre lingue, ovviamente non spetta a me decidere, ma non riesco a storpiare la mia lingua.
:-)
Alberto, se tu conoscessi Jane sapresti che scrive in italiano molto molto meglio di molti italiani.
Ciao cara. Ti chiamo in questi giorni.
assu
Bellissime emozioni!
*Purtroppo* quando io visitai la Scozia nel maggio 1998 non piovve nepppure un minuto, quindi non saprei dire che cosa vuol dire vivere queste sensazioni :-)))
Furono 10 giorni di sole intenso, acecante, non una sola nuvola in cielo.
Poi ci spostammo in Inghilterra dove stemmo altri 7 giorni: che clado e che sole, ci abbronzammo. Poi salimmo verso il Galles, clima eccezionale tranne una mattina in cui ci svegliammo con le nuvole... Passammo 30 giorni in Gran Bretagna, non piovve mai. Per me è una frottola che da voi il clima è pessimo :-)
E di sicuro i vostri paesaggi sono molto più affascinanti di una piatta zona di risaia, squallida e piena di zanzare.
Bentornata, Jane, come sempre riesci ad affascinarmi con le tue foto, che rimandano sempre direttamente alle cose come le vedi. Non è da poco, è molto di più di quello che viene fatto normalmente.
Mi piacerebbe - e un giorno lo farò - visitare la Scozia, ma ancora di più girare per le terre fantastiche che descrivi e immergere la mano nella terra per tentare di sentire tra le dita l'odore antico di quei fieri abitanti, metà pastori e metà briganti, che percorrevano la tua mitica Borderland.
Assu: sai com'è, tutto quello che scrivo è corredato di errori, ma qui mi butto sul divano, mi tolgo le pantofole e mi metto una vecchia felpa, e sto a mio agio senza preoccuparmi. Aspetto di sentirti!
Antonio: ci farai una pessima pubblicità! ;-)) Grazie per aver confermato ciò che ho sempre detto: qualche volta il sole splende anche là!
Angelo: adesso con i voli low cost è sempre più possibile viaggiare, magari un giorno ci andrai davvero! Una volta era come dire "vado a farmi un sei mesi a girare gli USA" - un sogno e poco più. Fammi sapre ovviamente che ti fornisco cartina e itinerario!
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