Friday, January 25, 2008

Burns' Night


Cari amici italiani, oggi è Burns’ Night.


Oggi, in tutta la Scozia, i cittadini si siederanno a tavola, in casa o nei ristoranti o nelle associazioni apposite, per mangiare un pasto speciale e festeggiare il compleanno di Robert Burns, poeta nazionale, genio letterario e, diciamolo donne, uomo del fascino intramontabile.

Un uomo dotato di grandissima sensibilità, comprensione umana, intelligenza e rapidità di pensiero. Un uomo che sapeva farsi (e il doppio senso è intenzionale) ma anche tenersi le amiche, ma che non è mai stato considerato un donnaiolo, tale era la genuinità dei suoi sentimenti. Un uomo che a differenza di tanti “lady’s men” sapeva anche stringere rapporti forti e profondi di amicizia, stima e rispetto con gli uomini.

Veloce ma dolce, intellettuale ma empatico, spirito libero ma capacissimo di sacrificare se stesso e la sua arte per i suoi doveri, è morto tragicamente giovane, a 37 anni, nello stesso giorno che è nato suo ultimo figlio, annientandosi in un odiato lavoro per l'Agenzia delle Entrate per mantenere la moglie e i figli.

Burns’ Supper

Inizia con la recita della "Selkirk Grace":
Some hae meat and cannot eat. Alcuni hanno la carne ma non possono mangiare,
Some hae nane that want it: Altri la vogliono ma non ce l'hanno:

But we hae meat and we can eat, Ma noi abbiamo la carne e possiamo mangiare,
Sae let the Lord be thankit. E sia quindi ringraziato il Signore.

- Cockaleekie soup (zuppa di pollo e porri)

- Haggis (stomaco di pecora, che non si mangia, farcito di carne, avena, spezie e pepe) con contorni di neeps (rape) e tatties (patate)

- trifle (zuppa inglese in questo caso reso scozzese con l’aggiunta di copiose quantità di whisky).

Bevanda: whisky

Durante la serata: i toasts, cioè i brindisi, con il dram (misurino di whisky); musica (la cornamusa naturalmente), e soprattutto letture delle poesie di Burns.
In particolare, Ode to a Haggis, all’arrivo del haggis, con il rituale accoltellamento dello stesso.
Per chiudere: i commensali si tengono la mano tra di loro e intonano (o stonano) la canzone di Burns, Auld Lang Syne, elogio all'amicizia

La ciucca è d'obbligo.

3 Comments:

At 11:24 PM , Blogger astrid said...

interessanti queste usanze scozzesi :-)

 
At 1:31 PM , Blogger Bhuidhe said...

Astrid: la cosa più interessante ovviamente è il whisky. :-)

 
At 1:20 PM , Blogger Antonio from Italy said...

Io ho visto la tomba di Robert Burns a Dumfries 10 anni fa.
Mi ricordo un cimitero con lapidi di pietra rossiccia, il suo monumento in una piazza e la sua tomba.

 

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