Saturday, July 26, 2008

Ora lo sai


Communicato stampa da Amnesty International, ufficio stampa americana, con la mia traduzione estemporanea, gli errori sono da attribuire a me, non a AI:

"Chen Guangcheng is one of the courageous activists Amnesty International is working to free. The blind human rights defender and legal advisor was arrested in 2005 for filing a lawsuit on behalf of thousands of women in Shandong Province who endured forced abortions and sterilizations to meet local birth quotas.Chen's wife and lawyers were barred from appearing in court to defend him - and after a 1-day trial he received a 4-year prison sentence. Chen's situation remains grim, as he's reportedly been beaten in captivity. He won the Magsaysay award - described as Asia's Nobel Prize - in July 2007 for defending human rights. But Chinese authorities even prevented Chen's wife from traveling to the Philippines to accept the prize on his behalf."

"Chen Guangcheng è uno degli attivisti coraggiosi per la cui libertà Amnesty International sta cercando di lavorare. Il difensore dei diritti umani e avvocato, che è cieco, è stato arrestato nel 2005 per aver fatto causa per conto di migliaia di donne nella provincia di Shandong che hanno subito degli aborti e la sterilizzazione forzati allo scopo di tenere le nascite dentro i parametri per la provincia. A sua moglie e i suoi avvocati è stati negata la possibilità di recarsi al tribunale per difenderlo - dopo un processo durato un giorno è stato condannato a 4 anni di galera. La situazione di Chen rimane grave, sono arrivate delle notizie che è stato seviziato in galera. Ha vinto il premio Magsaysay - il Nobel dell'Asia - nel luglio del 2007 per la sua difesa dei diritti umani. Ma le autorità cinesi hanno persino negato a sua moglie di andare alle Filippine per accettare il premio nelle sue veci."

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4 Comments:

At 12:46 PM , Blogger Antonio from Italy said...

In Cina succedono cose indicibili!
Leggevo stamattina che molti avvocati attivi per i diritti civili nella zona di Pechino sono stati messi agli arresti domiciliari per evitare che durante le olimpiadi possano entrare in contatto con gli occidentali.
Quella nazione non aveva diritto ai giochi olimpici, ma si sa, i soldi sono più importanti di tutto il resto.

 
At 1:11 PM , Blogger Bhuidhe said...

Antonio: totalmente d'accordo. E' una vergogna mondiale, tutti a magnà come maiali dal bidone mentre la gente subisce cose orrende ogni giorno. Fa venire la nausea, ma proprio forte. La mia ultima speranza è che qualche atleta coraggioso decida di usare l'oppportunità per attirare l'attenzione mondiale su certe problematiche, ma ho dei forti dubbi.

 
At 4:21 PM , Blogger Antonio from Italy said...

Se qualche atleta dovesse avere così tanto coraggio credo che poi passerebbe il resto della vita nelle schifosissime carceri cinesi, senza possibilità di vedere avvocati o parenti.
I nostri governanti occidentali avrebbero potuto cogliere l'occasione per boicottare la cerimonia di apertura, ma poi, in nome di accordi commerciali comodi, hanno preferito fare finta di niente.
Io spero che le olimpiadi di Pechino siano un fiasco totale, che nessuno le guardi e che succedano eventi, naturali o umani, che le marchino per sempre con l'infamia del fallimento.

 
At 11:54 AM , Blogger Bhuidhe said...

Antonio: mi trovi totalmente d'accordo. Se sento che c'è da fare presidio e manifestazione al consolato cinese, se è nel mio potere, lo farò. Raramente mi sono sentita così disgustata.
Se qualche atleta non cinese avrà il coraggio di protestare, per me dovrà ricevere un "hero's welcome" al ritorno in patria, qualsiasi risultato ottenga nella sua gara.

 

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