Friday, October 08, 2010

Vademecum del poeta moderno

Di: Federico Maria Sardelli.
(Gentile Federico, se ci sei batti un colpo, vorrei congratularmi con te e ringraziarti della risata)


1. Poichè la poesia classica con i suoi metri, ritmi, forme, retorica, è stata fortunatamente distrutta da un centinaio d'annetti, il poeta moderno dovrà scrivere in semplice prosa, con l'unica accortezza di andare spesso a capo.

2.In assenza di qualsiasi norma metrica e ritmica, i versi si formano col sistema Randazzo (grazie al quale si va a capo a cazzo).

3.Sarebbe opportuno che il poeta moderno fosse di sesso femminile, ossigenato e molto truccato, e che possibilmente si dilettasse di pittura floreal-informale (o découpage), sussidi assai utili all'affinamento della sua sensibilità poetica.

4.Il poeta moderno avrà cura di osservare che nei suoi componimenti compaiano con una certa frequenza i seguenti lemmi: anima, blu, infinito, gabbiani.

5.Dovrà il poeta moderno, se di sesso maschile, indossare una giacca a quadri, avere il collo cinto da un foulard e non consentire mai che le forbici attentino ai capelli che crescono nella regione occipitale.

6.Avendo ben chiaro il poeta moderno d'esser rimasto l'unica coscienza vigile di questo crudo mondo, egli assumerà negli incontri pubblici, durante le letture, nelle interviste, l'aria più seria e sofferente possibile.

7.Il poeta moderno, riflettendo che Virgilio, Tasso e Leopardi hanno già espresso in forme sublimi i grandi concetti universali che stanno alla base della vita umana, trarrà la sua ispirazione da soggetti più moderni come urgenza della pace nel mondo (o della guerra), frastuono di traffico automobilistico, conquista della luna, gara di motocross, fame nel mondo/Madre Teresa (ma anche Papa va bene), televisione, cibi geneticamente modificati (dove andremo a finire), gabbiani

8.Per ottenere il massimo dell'originalità e tentare così di distinguersi dagli altri caz… poeti moderni, il poeta moderno dovrà fuggire qualsiasi metro, conoscenza delle forme, strutture sintattiche, grammaticali e logiche, potendo egli inventare liberamente neologismi (secondo il sistema Randazzo), deformare le parole secondo il suo estro creandone nuove o innestandone vecchie tra loro, introducendo cacofonìe, trascrizioni dei suoni più vari come quello del missile, del citofono dopo la pioggia, dell'autobus, del rutto.

9.Per non corrompere la purezza della propria Weltanschauung e per non inquinare le veritiere percezioni che gli son pòrte dalla sua profonda sensibilità, il poeta moderno dovrà lasciar fluire i propri pensieri sulla carta così come vengono, conscio del fatto che solo in tal modo la sua poesia conserverà intatta la grandezza delle proprie intuizioni. Esempio: se il poeta moderno fosse rimasto turbato dai terribili fatti di sangue che avvengono nel mondo e volesse che da questo suo vibrante sentimento scaturissero versi immortali, basterà che scriva sul foglio, di getto, le parole che ha udito al telegiornale ("guerra", "bambini", "sangue", "morti" etc.) e le misceli - sempre secondo il sistema Randazzo - con i soliti termini poetici di repertorio ("anima", "infinito", "occhi", "scavare", "gabbiani", etc.). Ne verrà fuori un meraviglioso carme di forte attualità : "Guerra/che scavi/nel profondo dell'anima/negli occhi di un bambino/come un gabbiano/nell'infinito/ insanguinato". Per quanto possa sembrare prodigioso, il risultato artistico-espressivo non cambia se si mescolano le parole in altre combinazioni: "Anima/insanguinata/di un bambino/che scava/nella guerra/con gli occhi/di un gabbiano" e così via.

10.Essendo qualsiasi struttura logico-sintattica del tutto molesta per gli alti scopi del poeta moderno, dovrà egli curarsi solo del puro suono delle parole, assemblando secondo il suo estro ora le sibilanti, ora le affricate, ora le flatulenti o le smandrappate. Anche raggruppare le parole sul foglio secondo determinate forme grafiche costituisce un formidabile ausilio espressivo: molto apprezzate sono le poesie a fiore, a ombrello aperto (se parlano di pioggia), a mitragliatore (se parlano di guerra), a rondine, a gnu, ad autoscuola, a gabbiano.

11.Sebbene il poeta moderno rifiuti come leziosa ogni forma e struttura antica, pure egli non rinuncerà all'impiego intensivo d'arcaismi ed apocopi, trovando nettamente più poetico scrivere "stillano" anzichè "gocciolano" e "volar" anzichè "volare". Esempio: Odi nell'infinito/mille gabbiani volar/ sui cilestrini lidi/; oppure: D'ostro arcan/le tue guance eburnee/sembran gabbiani/che volan nell'infinito, etc.

12.Dovrà infine il poeta moderno lamentarsi dell'insensibilità della nostra era materialista ed aridamente tecnologizzata in cui la fantasia e la poesia sono oppresse ed in cui il poeta è costretto a doversi di molto frugare per pubblicare le proprie caz opere a sue spese presso la tipografia "Denaro & Arte" di Malaguti Bruno e Bargigli Renzino, lamentandosi, durante l'esazione dei 780 euri per il volume in brossura "I gabbiani dell'anima", che l'arte è ormai vilipesa, e che l'opera sarebbe dovuta apparire nei Meridiani Mondadori se non fosse stato per quell'operazioncina all'ernia che l'ha bloccato due mesi e allora hanno preso Luzi ma anche lui cià poco da ridere, tanto il Nobel glielo stirano.A seguire, per quanto non conoscessero il Vate, una sua opera, redatta seguendo il metodo Randazz Polìticali còrrect Ceppienodifinocchi.

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Wednesday, October 06, 2010

Via la via


Entro 2015 qualcosa come 330 ettari di bosco e campagna vicini a Lonate Pozzolo, che includono la storica Via Gaggio, saranno spazzati via per una nuova pista a Malpensa.

Notizie qui.

Perderemo posti come quello ritratto nella foto sopra. Contenti?
Pista!

Troppo veloce si srotola, si ritira e ci lancia
Persi, dispersi, sospesi a mezz’aria
Cordone ombelicale spezzata a metà
Si ricongiunge poco dopo, troppo presto troppo presto
Non mi hai dato tempo per salutare il quotidiano
Non mi hai dato tempo per spostare le cassette
Per fare le pulizie, risistemare l’arredamento
Non mi hai dato tempo per versare nei bicchieri
I ricordi, le facce, la lana del golfino
Che so che mi aspetta alla porta d’uscita
Non riesco a ricompormi, rallenta, rallenta,
Piango sulla valigia, non so che cosa dire.
Mi gira la testa, ma già fa così freddo?
Troppo veloce, il freno, il freno.
La prossima volta prendo il treno.


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Monday, September 27, 2010

abandono


Girovagare sola in una villa abbandonata, tra specchi orami ciechi, armadioni sviscerati, porte socchiuse (da chi?)...

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Friday, August 14, 2009

Spam Poem

Direttamente dalla mia casella Spam, un'offerta letteraria sotto Ferragosto:

Do you like my profile?
I know what you want!
Get a job that satisfies!
I know what you want!
Do you have the touch?
I know what you want!
Check out this site!
I know what you want!
Don’t pass this up.
I know what you want!
You have an invite.
I know what you want!
Do you like to have fun?
I know what you want!
Free groceries for a year?
I know what you want!
I’m interested in you.
I know what you want!
I live in your town.
I know what you want!

Free Aung San Suu Kyi
I know what you want.

Wednesday, April 15, 2009

Racconti di bambine e fiumi

Ecco un'altra cosina.
Ed ecco invece una cosona, è stata segnalata in un concorso nazionale, ma può anche darsi per crimini contro la scrittura...

Thursday, April 09, 2009

Appello della LIPU

Vi inoltro un importante appello della mia LIPU locale (abbiamo qui vicino a Varese l'oasi Palude Brabbia, luogo di enorme bellezza naturale).



TORNIAMO ALLA CACCIA SELVAGGIA? LA LIPU DICE DI NO!

E’ stato presentato nelle scorse settimane in Parlamento il disegno di legge del senatore Franco Orsi che mira alla totale liberalizzazione della caccia rappresentando un nuovo grave allarme per gli uccelli e la natura. Richiami vivi liberalizzati. Caccia con il ghiaccio e la neve. Incremento delle deroghe. Riduzione della vigilanza venatoria. E tanto altro ancora. Questa è "caccia selvaggia" secondo Franco Orsi. Il testo di modifica della legge 157 da lui predisposto è una lunga lista di illegittimità costituzionali, di infrazioni comunitarie e di - lo diciamo con rispetto per le istituzioni ma anche con la massima chiarezza - un quasi affronto alla cultura ambientalista, alla cultura di chi ama la natura e chiede che sia adeguatamente tutelata. Sottolineiamo che scompare l’interesse nazionale per gli animali selvatici ridotti a cose di nessuno di cui disporre a piacimento mentre si afferma il principio che la caccia sia lo strumento che regola gli equilibri naturali (come se non esistesse l’ecologia), la totale deregulation dell’utilizzo delle deroghe a cacciare specie protette (come se non esistessero le direttive comunitarie e le specie a rischio di estinzione). Per non parlare della licenza di caccia a 16 anni, del taglio ai parchi, dei richiami vivi, della caccia anche dopo il tramonto o del rischio di vedere estesa la già
lunghissima stagione venatoria, aumentate le specie cacciabili e depenalizzati i reati (una sorta di indiretta legalizzazione del bracconaggio).

UNA VALANGA DI PROTESTE
Il testo del senatore Orsi ha già scatenato una valanga di critiche e proteste e altre ne scatenerà. Decine di migliaia di italiani hanno già trasmesso via mail la propria contrarietà. Tutte le associazioni ambientaliste hanno protestato. L'Istituto per la Fauna Selvatica (oggi ISPRA) ha bocciato le proposte e così hanno fatto le 11 organizzazioni sociali (ambientalisti, tra cui la LIPU, agricoltori e persino tre associazioni di cacciatori) unite in un Tavolo comune per opporsi ad esse e controproporre.


ECCO LA LISTA DEGLI “ORRORI”CONTENUTI NEL TESTO DEL SENATORE ORSI:

Si apre la caccia lungo le rotte di migrazione
L’articolo 1 comma 5 del testo Orsi consente la caccia specialistica lungo le rotte di migrazione: una situazione che arrecherà grande disturbo e incentiverà il
bracconaggio, in aree molto importanti per il delicatissimo viaggio e la sosta degli uccelli migratori.
Liberalizzazione dei richiami vivi!
Sapete cosa sono i richiami vivi? Gli uccelli tenuti “prigionieri” in piccolissime gabbie per attirarne altri. Già oggi questa pessima pratica è consentita, seppure limitatamente. Ma il senatore Orsi vuole liberalizzarla. Sarà possibile detenere un numero illimitato di uccelli da usare come “esche”. Tutte le specie di uccelli, cacciabili o non cacciabili, potranno essere usate come richiami vivi. Anche le peppole, i fringuelli, i pettirossi… Non solo: ma spariranno gli anelli di riconoscimento per i richiami vivi, utili a impedire nuove catture illegali. Sarà sufficiente un certificato!!! La motivazione del senatore Orsi: gli anellini di riconoscimento danno fastidio agli uccelli. Insomma, a dare fastidio sarebbero gli anellini, non la costrizione in piccole gabbia e una vita da esca! (Articolo 5)
Caccia al buio!
La chiusura serale della caccia agli uccelli migratori viene prorogata fino ad un’ora oltre il tramonto, con il rischio di abbattere specie superprotette e il rischio di sicurezza
per le persone. (Articolo 18 commi 7 e 7 bis)
Licenza di caccia a 16 anni
Un pre-patentino permetterà ai sedicenni di andare a caccia. Per i ragazzi noi chiediamo libri, musica, sport, natura, non fucili! (Articolo 12 commi 9 e 10)
Caccia nelle aree incendiate
Cancellato lo storico divieto di esercitare la caccia, per dieci anni, nelle aree boscate percorse da incendi e dunque gravemente danneggiate dal punto di vista naturalistico.
(Articolo 10)
Ancora piombo nelle zone umide
Nonostante il divieto già previsto da un’altra legge italiana (la n. 66 del 2006) in recepimento della convenzione internazionale AEWA, il testo Orsi non prevede alcun
divieto, nelle zone umide, dei pallini di piombo, che inquinano l’acqua e provocano il grave fenomeno del saturnismo negli uccelli acquatici.
700 mila imbalsamatori
I cacciatori potranno “preparare trofei”, senza essere soggetti “ad alcuna autorizzazione”. (Articolo 6, comma 2 bis).
Mortificata la ricerca scientifica
L’Autorità scientifica di riferimento per lo Stato (l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, oggi ISPRA) rischia di essere completamente sostituta da istituti regionali.
Gli istituti regionali rilasceranno pareri su materie di rilevanza nazionale e comunitaria. Potenziale impossibilità di effettuare studi, ricerche e individuazione di standard
uniformi sul territorio nazionale. (Articolo 7 commi 5, 5 bis, 5 ter)
Leggi regionali per cacciare specie non cacciabili
Non sono bastate quattro procedure di infrazione dell’Unione europea, non sono bastate due sentenze della Corte Costituzionale. Il senatore Orsi regalerà a Veneto e
Lombardia, ovvero agli ultrà della caccia, la possibilità di continuare a cacciare specie non cacciabili, e di farlo con leggi regionali. E le multe europee le pagheremo noi!
(Articolo 19 ter commi 16,17, 18 ,19, 20, 21)
Caccia con neve e ghiaccio
Nelle aziende agri-faunistiche si potrà cacciare anche in presenza di neve e ghiaccio, cioè in momenti di grandi difficoltà per gli animali a reperire cibo, rifugio, calore.
(Articolo 21 comma 1, lettere m ed n)
Ritorno all’utilizzo degli uccelli come zimbelli!
A noi pare che sia puro medioevo! Le civette legate per zampe e ali e utilizzate come esca! (Articolo 21 comma 1 lettera p)
Ridotta la vigilanza venatoria
I guardiaparco, le guardie ecologiche, le guardie zoofile non potranno più svolgere vigilanza! Nel Paese con il tasso di bracconaggio tra i più alti d’Europa, cosa fa il Senatore Orsi? Riduce la vigilanza! (Articolo 27 comma 2)
Ridotta la presenza ambientalista nei Comitati di controllo
Le associazioni ambientaliste presenti nel Comitato sulla 157 saranno ridotte da quattro a tre, a fronte di sette associazioni di cacciatori. Inoltre, l’ENPA, storica
associazione animalista italiana, viene del tutto estromessa. (Articolo 8 comma 1) E tanto altro ancora.

COSA FARE!

La LIPU intende fare di tutto per opporsi. Nel momento in cui vi scriviamo il disegno di legge Orsi ha appena avviato il suo iter parlamentare, partendo dal Senato. La strada che dovrà fare per l'approvazione è lunga ma il rischio che possa diventare legge non è affatto escluso, anzi. Per molti ultrà della caccia questa è una sorta di ultima spiaggia per riportare in auge una visione arcaica dell'attività venatoria. Noi glielo impediremo. Con tutti i mezzi della democrazia. Con il dissenso motivato, il coinvolgimento della scienza, dell'Europa ma soprattutto con l'aiuto di tutti voi, dei soci LIPU, della gente che sta dalla parte della natura che è indiscutibilmente la parte giusta.

Per prima cosa firma on-line il nostro appello alla Presidenza del consiglio cliccando sul link:

http://www.lipu.it/tu_petizione_cacciaselvaggia.htm

e fai girare fra i tuoi amici quest’appello invitandoli a sottoscriverlo.
Puoi aiutare la LIPU anche facendo una donazione:
- tramite conto corrente postale n. 10299436 intestato a: LIPU Onlus - Parma - specificando nella causale "Caccia: fermiamo la lista degli orrori!".
- Telefonandoci 0521.1910777 - per donazioni con carta di credito (oppure scarica il modulo).
- Tramite un bonifico bancario sul conto corrente LIPU presso Banca Monte dei Paschi di Siena - sede di Parma - IBAN IT21H0103012700000000900044
- Tramite CCP n° 81840464 intestato a Lega Italiana Protezione Uccelli Onlus sezione di Varese per sostenerci anche a livello locale.



Luca Chiarei – delegato LIPU Varese
Barbara Ravasio – responsabile oasi LIPU Palude Brabbia

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Wednesday, March 25, 2009

Viola

Tempo fa mi è capitato di vedere una foto su Internet per caso. Era di una donna sul lettino di un obitorio, e la mia prima reazione era di schifo e disgusto. Ho subito chiuso la pagina.
Solo dopo mi sono accorta che nel microsecondo che l'ho vista, aveva registrato dei dettagli, delle piccole cose che pian piano umanizzavano ciò che prima non sembrava più una persona.
E poi mi sono vergognata nei confronti di questa donna, e per chiederla scusa ho scritto questo racconto.