Wednesday, April 15, 2009

Racconti di bambine e fiumi

Ecco un'altra cosina.
Ed ecco invece una cosona, è stata segnalata in un concorso nazionale, ma può anche darsi per crimini contro la scrittura...

Thursday, April 09, 2009

Appello della LIPU

Vi inoltro un importante appello della mia LIPU locale (abbiamo qui vicino a Varese l'oasi Palude Brabbia, luogo di enorme bellezza naturale).



TORNIAMO ALLA CACCIA SELVAGGIA? LA LIPU DICE DI NO!

E’ stato presentato nelle scorse settimane in Parlamento il disegno di legge del senatore Franco Orsi che mira alla totale liberalizzazione della caccia rappresentando un nuovo grave allarme per gli uccelli e la natura. Richiami vivi liberalizzati. Caccia con il ghiaccio e la neve. Incremento delle deroghe. Riduzione della vigilanza venatoria. E tanto altro ancora. Questa è "caccia selvaggia" secondo Franco Orsi. Il testo di modifica della legge 157 da lui predisposto è una lunga lista di illegittimità costituzionali, di infrazioni comunitarie e di - lo diciamo con rispetto per le istituzioni ma anche con la massima chiarezza - un quasi affronto alla cultura ambientalista, alla cultura di chi ama la natura e chiede che sia adeguatamente tutelata. Sottolineiamo che scompare l’interesse nazionale per gli animali selvatici ridotti a cose di nessuno di cui disporre a piacimento mentre si afferma il principio che la caccia sia lo strumento che regola gli equilibri naturali (come se non esistesse l’ecologia), la totale deregulation dell’utilizzo delle deroghe a cacciare specie protette (come se non esistessero le direttive comunitarie e le specie a rischio di estinzione). Per non parlare della licenza di caccia a 16 anni, del taglio ai parchi, dei richiami vivi, della caccia anche dopo il tramonto o del rischio di vedere estesa la già
lunghissima stagione venatoria, aumentate le specie cacciabili e depenalizzati i reati (una sorta di indiretta legalizzazione del bracconaggio).

UNA VALANGA DI PROTESTE
Il testo del senatore Orsi ha già scatenato una valanga di critiche e proteste e altre ne scatenerà. Decine di migliaia di italiani hanno già trasmesso via mail la propria contrarietà. Tutte le associazioni ambientaliste hanno protestato. L'Istituto per la Fauna Selvatica (oggi ISPRA) ha bocciato le proposte e così hanno fatto le 11 organizzazioni sociali (ambientalisti, tra cui la LIPU, agricoltori e persino tre associazioni di cacciatori) unite in un Tavolo comune per opporsi ad esse e controproporre.


ECCO LA LISTA DEGLI “ORRORI”CONTENUTI NEL TESTO DEL SENATORE ORSI:

Si apre la caccia lungo le rotte di migrazione
L’articolo 1 comma 5 del testo Orsi consente la caccia specialistica lungo le rotte di migrazione: una situazione che arrecherà grande disturbo e incentiverà il
bracconaggio, in aree molto importanti per il delicatissimo viaggio e la sosta degli uccelli migratori.
Liberalizzazione dei richiami vivi!
Sapete cosa sono i richiami vivi? Gli uccelli tenuti “prigionieri” in piccolissime gabbie per attirarne altri. Già oggi questa pessima pratica è consentita, seppure limitatamente. Ma il senatore Orsi vuole liberalizzarla. Sarà possibile detenere un numero illimitato di uccelli da usare come “esche”. Tutte le specie di uccelli, cacciabili o non cacciabili, potranno essere usate come richiami vivi. Anche le peppole, i fringuelli, i pettirossi… Non solo: ma spariranno gli anelli di riconoscimento per i richiami vivi, utili a impedire nuove catture illegali. Sarà sufficiente un certificato!!! La motivazione del senatore Orsi: gli anellini di riconoscimento danno fastidio agli uccelli. Insomma, a dare fastidio sarebbero gli anellini, non la costrizione in piccole gabbia e una vita da esca! (Articolo 5)
Caccia al buio!
La chiusura serale della caccia agli uccelli migratori viene prorogata fino ad un’ora oltre il tramonto, con il rischio di abbattere specie superprotette e il rischio di sicurezza
per le persone. (Articolo 18 commi 7 e 7 bis)
Licenza di caccia a 16 anni
Un pre-patentino permetterà ai sedicenni di andare a caccia. Per i ragazzi noi chiediamo libri, musica, sport, natura, non fucili! (Articolo 12 commi 9 e 10)
Caccia nelle aree incendiate
Cancellato lo storico divieto di esercitare la caccia, per dieci anni, nelle aree boscate percorse da incendi e dunque gravemente danneggiate dal punto di vista naturalistico.
(Articolo 10)
Ancora piombo nelle zone umide
Nonostante il divieto già previsto da un’altra legge italiana (la n. 66 del 2006) in recepimento della convenzione internazionale AEWA, il testo Orsi non prevede alcun
divieto, nelle zone umide, dei pallini di piombo, che inquinano l’acqua e provocano il grave fenomeno del saturnismo negli uccelli acquatici.
700 mila imbalsamatori
I cacciatori potranno “preparare trofei”, senza essere soggetti “ad alcuna autorizzazione”. (Articolo 6, comma 2 bis).
Mortificata la ricerca scientifica
L’Autorità scientifica di riferimento per lo Stato (l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, oggi ISPRA) rischia di essere completamente sostituta da istituti regionali.
Gli istituti regionali rilasceranno pareri su materie di rilevanza nazionale e comunitaria. Potenziale impossibilità di effettuare studi, ricerche e individuazione di standard
uniformi sul territorio nazionale. (Articolo 7 commi 5, 5 bis, 5 ter)
Leggi regionali per cacciare specie non cacciabili
Non sono bastate quattro procedure di infrazione dell’Unione europea, non sono bastate due sentenze della Corte Costituzionale. Il senatore Orsi regalerà a Veneto e
Lombardia, ovvero agli ultrà della caccia, la possibilità di continuare a cacciare specie non cacciabili, e di farlo con leggi regionali. E le multe europee le pagheremo noi!
(Articolo 19 ter commi 16,17, 18 ,19, 20, 21)
Caccia con neve e ghiaccio
Nelle aziende agri-faunistiche si potrà cacciare anche in presenza di neve e ghiaccio, cioè in momenti di grandi difficoltà per gli animali a reperire cibo, rifugio, calore.
(Articolo 21 comma 1, lettere m ed n)
Ritorno all’utilizzo degli uccelli come zimbelli!
A noi pare che sia puro medioevo! Le civette legate per zampe e ali e utilizzate come esca! (Articolo 21 comma 1 lettera p)
Ridotta la vigilanza venatoria
I guardiaparco, le guardie ecologiche, le guardie zoofile non potranno più svolgere vigilanza! Nel Paese con il tasso di bracconaggio tra i più alti d’Europa, cosa fa il Senatore Orsi? Riduce la vigilanza! (Articolo 27 comma 2)
Ridotta la presenza ambientalista nei Comitati di controllo
Le associazioni ambientaliste presenti nel Comitato sulla 157 saranno ridotte da quattro a tre, a fronte di sette associazioni di cacciatori. Inoltre, l’ENPA, storica
associazione animalista italiana, viene del tutto estromessa. (Articolo 8 comma 1) E tanto altro ancora.

COSA FARE!

La LIPU intende fare di tutto per opporsi. Nel momento in cui vi scriviamo il disegno di legge Orsi ha appena avviato il suo iter parlamentare, partendo dal Senato. La strada che dovrà fare per l'approvazione è lunga ma il rischio che possa diventare legge non è affatto escluso, anzi. Per molti ultrà della caccia questa è una sorta di ultima spiaggia per riportare in auge una visione arcaica dell'attività venatoria. Noi glielo impediremo. Con tutti i mezzi della democrazia. Con il dissenso motivato, il coinvolgimento della scienza, dell'Europa ma soprattutto con l'aiuto di tutti voi, dei soci LIPU, della gente che sta dalla parte della natura che è indiscutibilmente la parte giusta.

Per prima cosa firma on-line il nostro appello alla Presidenza del consiglio cliccando sul link:

http://www.lipu.it/tu_petizione_cacciaselvaggia.htm

e fai girare fra i tuoi amici quest’appello invitandoli a sottoscriverlo.
Puoi aiutare la LIPU anche facendo una donazione:
- tramite conto corrente postale n. 10299436 intestato a: LIPU Onlus - Parma - specificando nella causale "Caccia: fermiamo la lista degli orrori!".
- Telefonandoci 0521.1910777 - per donazioni con carta di credito (oppure scarica il modulo).
- Tramite un bonifico bancario sul conto corrente LIPU presso Banca Monte dei Paschi di Siena - sede di Parma - IBAN IT21H0103012700000000900044
- Tramite CCP n° 81840464 intestato a Lega Italiana Protezione Uccelli Onlus sezione di Varese per sostenerci anche a livello locale.



Luca Chiarei – delegato LIPU Varese
Barbara Ravasio – responsabile oasi LIPU Palude Brabbia

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