Sunday, January 27, 2008

Giorno della Memoria

Tu, eri tra quelli che
Sapevano?
O credevi?

Eri tra i primi
Che non potevano immaginare?

Sapone in mano,
Asciugamano.

Facciamo la doccia.

Denudata,
Nuda,
Ti hanno portato via persino i capelli,
Ultimi brandelli di te stessa.

Sapone.
Cenere.
Pulizia.
Un mondo lindo.

Hai sentito, denudata
Dalla tua confortante
Umanità,
La puzza del terrore?
Hai sentito la paura di
Quelli prima di te?

Denudata,
Nuda,
Quali brandelli di te stesso hai portato dentro il macello?
Hai confortato tuo figlio?
Hai portato in faccia
L’ultimo indomito
Brandello dell’umanità?
Un sorriso per tuo figlio.

Quali erano le cianfrusaglie della vita
Tenute dentro? La memoria,
Cosa ti ha restituito?
Le piccole cose, di ogni giorno.
La teiera verde con il tappo incollato regalo della Zia.
Le tende del salotto, velluto polveroso.
Lo scricchiolio dell’armadio in camera.
Il vestito che ti sei fatta per il Bar Mitzvah di Sami.
Perché proprio queste cose?Domanda illecita.



Weiss hier ist kein warum.
Qui è.
E basta.

E come maiali ammassati,
Messi al macello
La vostra musica si spegne.
Niente più klezmer
Niente più violino
O fisarmonica.
L’ultima
Silente
Micidiale
Ballata
Del
Zyklon
B.




Saturday, January 26, 2008

Non ci sono più le donne di una volta

Per leggere di più, fate un salto su Mente Critica.

Friday, January 25, 2008

Burns' Night


Cari amici italiani, oggi è Burns’ Night.


Oggi, in tutta la Scozia, i cittadini si siederanno a tavola, in casa o nei ristoranti o nelle associazioni apposite, per mangiare un pasto speciale e festeggiare il compleanno di Robert Burns, poeta nazionale, genio letterario e, diciamolo donne, uomo del fascino intramontabile.

Un uomo dotato di grandissima sensibilità, comprensione umana, intelligenza e rapidità di pensiero. Un uomo che sapeva farsi (e il doppio senso è intenzionale) ma anche tenersi le amiche, ma che non è mai stato considerato un donnaiolo, tale era la genuinità dei suoi sentimenti. Un uomo che a differenza di tanti “lady’s men” sapeva anche stringere rapporti forti e profondi di amicizia, stima e rispetto con gli uomini.

Veloce ma dolce, intellettuale ma empatico, spirito libero ma capacissimo di sacrificare se stesso e la sua arte per i suoi doveri, è morto tragicamente giovane, a 37 anni, nello stesso giorno che è nato suo ultimo figlio, annientandosi in un odiato lavoro per l'Agenzia delle Entrate per mantenere la moglie e i figli.

Burns’ Supper

Inizia con la recita della "Selkirk Grace":
Some hae meat and cannot eat. Alcuni hanno la carne ma non possono mangiare,
Some hae nane that want it: Altri la vogliono ma non ce l'hanno:

But we hae meat and we can eat, Ma noi abbiamo la carne e possiamo mangiare,
Sae let the Lord be thankit. E sia quindi ringraziato il Signore.

- Cockaleekie soup (zuppa di pollo e porri)

- Haggis (stomaco di pecora, che non si mangia, farcito di carne, avena, spezie e pepe) con contorni di neeps (rape) e tatties (patate)

- trifle (zuppa inglese in questo caso reso scozzese con l’aggiunta di copiose quantità di whisky).

Bevanda: whisky

Durante la serata: i toasts, cioè i brindisi, con il dram (misurino di whisky); musica (la cornamusa naturalmente), e soprattutto letture delle poesie di Burns.
In particolare, Ode to a Haggis, all’arrivo del haggis, con il rituale accoltellamento dello stesso.
Per chiudere: i commensali si tengono la mano tra di loro e intonano (o stonano) la canzone di Burns, Auld Lang Syne, elogio all'amicizia

La ciucca è d'obbligo.

Wednesday, January 23, 2008

Speciale Donne

Articoli belli, vari e intelligenti per lo "speciale donna" tutta questa settimana su Mente Critica. Vale la pena fare un giretto.

Tuesday, January 22, 2008

Giorno della Memoria

Giorno della Memoria

Domenica 27 gennaio, 2008
in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti

Biblioteca di Daverio

ore 16: musica klezmer (a cura dell'Accademia Camille Saint-Saëns)

ore 16.30: lo Judisches Museum di Berlino (a cura degli architetti Matteo Sacchetti, Paolo Albrigo, Simona Motta, Cristina Colombo, Valentina Voltolin)

ore 17.15: Le Nostre Notti - liberamente tratto da Se questo è un uomo di Primo Levi, con Giovanni Ardemagni e Genia Tsvetkova, preceduto da una lettura eseguita da Antonella Banco

inoltre poesie di Karin Andersen, Gaetano Blaiotta, Jane Bowie, Marcello Castellano, Luca Chiarei, Rita Clivio, Silvano Lista, Sara Pennacchio

Friday, January 18, 2008

Un Paio di Poesie

Non mie, ma mi hanno "parlato" oggi.


La Piramide

Non credere alle cose del Senso,
perché l'anima diviene inebetita
davanti alla pienezza d’un orgasmo.

Lasciati riposare senza treguasolo
fra cose che s’amano col Tempo,
anche se per un pò ne vuoi scappare.

...Così, anche tu,
dimentica l’affanno!
Cosa fa il valore dell’uomo sincero,
più della luce d’un sentimento vero?

Ferny Max





Piange dentro il mio cuore
come piove sulla città.
Che cos'è questo languore
che penetrando mi sta?
O pioggia dolce
rumorea terra e sui tetti,
o cantodella pioggia
per un cuore
che così tanto si annoia!
Piange senza ragione
in questa nausea del cuore.
...
Ed è la pena peggiore
il non sapere perchè
senza né odio né amore
il cuore fa così male.

Paul Verlaine

Monday, January 14, 2008

La Donna del Lago

La Donna del Lago, ma si può? Che ruolo stupido...

... e se volete sapere perché andate di là.....

Thinking Blogs

Ehm, sono stata "tagged" da Angelo e ora cerco di fare questa cosa, e cioè nominare 5 blog che mi fanno pensare, che non sono stati già nominati.
Bisogna seguire queste regole pare, tipo inserire il logo e fare un link al blog originale.
1. Mente critica, perché c'è sempre qualcosa da leggere e su cui riflettere.
2. Carlo Molinaro, perché dice quello che gli pare, anche quando sa che non è il pensiero comune, e non è mai aggressivo o rissoso
3. I Pizzini, perché è geniale e i geni mi fanno sempre pensare.
4. A Century of Love, perché le storie vere fanno riflettere a volte più del prodotto della fantasia
5. Blogorrea, sia per la scelta del contenuto da commentare che per i commenti dell'autore, ironici e pungenti come pochi.
E ora senz'altro avrò offeso tutte le altre persone linkate sul mio blog, che sono lì appunto perché mi piaciono i loro blog.

Tuesday, January 08, 2008

E tu dove stai?

Nonostante sia un momento politicamente preoccupante, ci possiamo anche divertire per un paio di minuti, e forse trovare che come i migliori giochi, questo provoca un po' di attività cerebrale (e non solo perché è in inglese). E' una cosa che c'è da anni su Internet, ma è continuamente aggiornata, il ché la rende interessante da fare anche a intervalli.
Io sono arrivata a metà tra il Dalai Lama e Ghandi, e mentre chi di voi conosce bene la Rossa Focosa (modo elegante per dire 'ncazzosa) cerca di tirarsi su dal pavimento e asciugare le lacrime delle risate, prometto che quest'anno cercherò la pace interiore per cui non mi perderò più la pazienza.

Friday, January 04, 2008

La 194

NON SI TOCCA.

Non si tocca un diritto acquisito che permette a migliaia di donne di uscire da un incubo.

Non si tocca il diritto della donna a decidere di suo corpo senza che Il Potere le obbliga a provare e fare cose che Il Potere non ha mai neanche lontanamente capito o provato.

BINETTI, VERGOGNATI E DIMETTITI.

Non si tocca il diritto di decidere, senza dover sottoporsi ai diktat di una terrificante finzione-perversione che con orrenda prepotenza vorrebbe uniformarci, controllarci, lobotomizzarci nel nome di un codice morale creato nel mediovale quando ancora si dibatteva l'esistenza di un'anima nella donna.

SE SOLO CI FOSSE LA POSSIBILITA’ DI DISFARE I TABU’ CHE ANCORA REGNANO SUPREMI NELLA FANTASIA COLLETTIVA, E INSEGNARE AI GIOVANI CHE SCOPANDO SENZA PROTEZIONE SI RIMANE INCINTE E CI SI AMMALA.

Chi vuole la 194 vuole la vita, ma non a qualsiasi costo. Come non vuole vedere un esercito di Welby a marcire in angoscia, così non desidera più sentire le storie allucinanti raccontate a una Bhuidhe adolescente da sua madre ostetrica, che ha lavorato nei slum di Glasgow (si partoriva per terra e si serviva il tè in barattoli della marmellata) e tra gli immigrati poveri dell’Australia (si moriva). Chi vuole la 194 ama i propri bambini più della sua stessa vita, ama la vita dei propri bambini, è a favore dei bambini. Ma non ad ogni costo.

Chi vuole la 194 vuole ospedali puliti e accessibili dove si può avere assistenza senza moralismo, consultori senza i volontari per il movimento per la vita che girano e a prescindere di chi sei, di qual è la tua storia ti condannano e ti dicono che hai sbagliato, stai sbagliando e sbaglierai.

FUORI I VOLONTARI RELIGIOSI E POLITICI DI QUALSIASI TIPO DAI CONSULTORI: DENTRO ESCLUSIVAMENTE MEDICI E PSICOLOGI PROFESSIONALI.

Chi vuole la 194 non vuole l'aborto, non predica l'aborto, non è attivamente a favore dell'aborto, non crede che l'aborto sia una gran bella cosa, ma dal momento che l'educazione e la prevenzione non funzionano del tutto (ma meglio da quando c'è la 194) NON VUOLE LE MORTI DA MACELLAIO NEI VICOLI E NELLE CUCINE, NON VUOLE GLI UNCINETTI SPORCHI DI SANGUE NEL POZZO ROSSO AI PIEDI DELL'ENNESIMO CADAVERE.

Perché prendeva la pillola e non sapeva che se hai problemi di stomaco non lo assorbi, perché si è rotto il preservativo, perché lui non si è fermato, perché lei non voleva neanche, perché si sentiva in dovere, perché si sentiva in colpa, perché non ci stava pensando, perché lo voleva da tanto tempo e finalmente, perché era così stanca dal lavoro e i pargoli che non ci aveva fatto caso al calendario, perché.....

Chi vuole la 194 non scaglia la prima pietra.

Amo la vita, amo i miei bambini, amo essere madre, e sostengo la 194.

Wednesday, January 02, 2008

Scoop

Ora che sto meglio, tanti auguri di cose grandiose e cosmiche per il 2008.

Leggendo le notizie che hanno cambiato gli Stati Uniti ho trovato questa bellissima presa in giro ironica dell’università Johns Hopkins di Baltimora, un centro all’avanguardia di studi di sessuologia. Non commento la scelta del nome della protagonista. La traduzione è mia, e qui c’è come sono andate le cose in stile meno giornalistico.

Martedì agosto 16, 1966

Scoperto l’Orgasmo Femminile

Baltimora, MD: Scienziati della Facoltà di Medicina dell’Università Johns Hopkins hanno annunciato lunedì di aver scoperto ciò che ritengono potrebbe essere un riflesso sessuale della donna: il leggendario orgasmo femminile.
Secondo Dott. Randolph Stolper della Johns Hopkins, la donna di Baltimora, che hanno chiamato “Jane”, è stata ricoverata nell’ospedale dopo essersi lamentata di sensazioni di piacere intenso durante un rapporto sessuale con suo marito.

“Il sesso è da tempo definito dalla scienza come il forzare il pene dentro la vagina della donna con lo scopo unico dell’orgasmo maschile e l’eiaculazione,” ha detto Stolper. “Ma non pare causare a Jane quel dolore profondo tipico nella donna durante la procedura. Giustamente allarmata da quest’anormalità si è consultata con suo medico.”

Jane ha infatti raccontato di provare addirittura delle sensazioni di piacere simili e quelle tipiche dell’esperienza sessuale maschile.

“Mentre sarà necessario eseguire diversi esami invasivi prima di capire la causa di questo fenomeno, ci pare che questa signora abbia provato ciò che potremo definire un orgasmo femminile,” ha detto Stolper. “La communità medica non sa darsi una spiegazione”.

Tuesday, January 01, 2008

Nuovoannite

Lasciamo stare con gli auguri di cose grandiose e cosmiche per l'anno nuovo, magari ci arriverò domani.
Per il momento rimaniano nel concreto e badiamo alle cose di prima necessità.